DONNE IN LOTTA

CHI TI AMA NON TI FA MALE

Il podcast “Chi ti ama non ti fa male” 

sui segnali delle relazioni maltrattanti

Troppe brutte storie di abusi, che talvolta degenerano in femminicidio, denunciano la difficoltà delle donne di riconoscere in tempo i segnali di una relazione maltrattante. Sono oltre 2 milioni e 800 mila le donne in Italia vittime di violenza da parte di un familiare, un partner o un ex, ma molte di loro non sanno nemmeno di essere all’interno di un rapporto violento.

Eppure, spesso i segnali sono lampanti. È un attimo scambiare la gelosia col possesso, la cura col controllo, il bisogno di compiacere l’altro con la lenta sottomissione ai suoi ricatti. E così lui ti umilia, ti svaluta, ti priva delle amiche, dei soldi, del lavoro, delle uscite, di quella gonna che ti piace tanto.

Mentre il Paese era sconvolto dalla morte di Giulia Cecchettin, uccisa a 22 anni dall’ex fidanzato, un ragazzo come tanti, tutti abbiamo capito una volta di più che la violenza è figlia di una cultura patriarcale che svaluta sistematicamente le donne e che può esplodere in chiunque, in qualsiasi momento. E colpire così donne e ragazze che vivono le cosiddette “storie sbagliate”, quelle che ti fanno stare sulle montagne russe tra gratificazione e umiliazione, sensi di colpa e ricatti affettivi, per cui un giorno ti senti un diamante raro, il giorno dopo un granello di polvere. Eppure i segnali che sei in una storia sbagliata ci sono, ma tu non li vedi, non vuoi o non riesci a vederli.  

Per aiutare le ragazze e le donne a riconoscerli, vi segnalo il podcast “Chi ti ama non ti fa male” realizzato da Barbara Rachetti, allieva del corso propedeutico 2023-24, giornalista. Barbara ha deciso di raccontare storie di chi quella violenza, fisica e psicologica, l’ha subita ma avuto la forza di uscirne. Proprio come lei, vittima da ragazza di una relazione maltrattante. «Giulia potevo essere io» ci dice Barbara. «Più di trent’anni fa ho vissuto anch’io una storia di maltrattamento, dove c’erano tutti i segnali della gelosia ossessiva, del possesso, della denigrazione. Io li vedevo ma li cancellavo, seppellendoli sotto al mio senso di colpa, pensando che fossi io la causa e che avrei potuto in qualche modo cambiare la situazione. E così restavo lì dentro, invischiata sempre di più in dinamiche che mi denigravano e svilivano. A quell’epoca non avevo gli strumenti culturali per chiedere aiuto e uscirne. Solo cambiando città e puntando decisa alla mia formazione professionale, sono riuscita a scappare. Ma quante ragazze non ce la fanno? Troppe, ancora oggi, non sanno neanche decifrare la loro storia, capire cioè che certe parole e certi gesti non sono manifestazioni d’amore, ma i segnali di un possesso che può sfociare in violenza. Proprio di questi segnali racconta il podcast, attraverso le storie vere delle protagoniste e le voci di tante esperte, che aiutano a decriptare le relazioni malate e a cogliere quelle spie che possono davvero salvarti la vita».

Il podcast “Chi ti ama non ti fa male” è su tutte le piattaforme tra cui Spotify, SpreakerAmazon musicAudibleDeezerPodcastaddicte lo trovi anche qui: https://www.donnamoderna.com/news/attualita/chi-ti-ama-non-ti-fa-male-podcast-relazioni-tossiche

CHI TI AMA NON TI FA MALE

5 storie podcast


PRESENTAZIONE




Cogli i segnali e scappa. Storie di chi si è salvata.

Dare alle cose il nome giusto. È il primo passo verso la consapevolezza. Molte donne infatti confondono i legami difficili con le relazioni tossiche, quelle in cui lui ti usa o ti fa sentire sbagliata. In tanti modi diversi: ti umilia, ti svaluta, ti priva delle amiche, dei soldi, del lavoro, delle uscite, di quella gonna che ti piace tanto. Insomma, lentamente, ti annienta. Secondo l’Istat, oltre 2 milioni e 800 mila donne in Italia sono vittime di violenza da parte di un familiare, un partner o un ex, ma molte di loro non sanno nemmeno di essere all’interno di un rapporto maltrattante. Eppure, spesso i segnali, sono lampanti. Per aiutarle a riconoscerli Donna Moderna ha deciso di raccontare storie di donne e di ragazze che quella violenza, fisica e psicologica, l'hanno subita ma che hanno avuto la forza di uscirne. Magari a pezzi, ma comunque vive, libere, vincitrici. Sono Francesca Barra, giornalista, scrittrice, conduttrice televisiva e radiofonica, e ho deciso di dare la mia voce al progetto di Donna Moderna sulla violenza contro le donne.

1 - Non ti ama se ti isola


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Non ti ama se ti isola



A scriverla e a raccontarla, perché l'ha vissuta in prima persona, è Barbara Rachetti, giornalista di Donna Moderna che racconta dopo 30 anni la sua relazione di maltrattamento e manipolazione, in cui scambiava l’isolamento, il controllo e la gelosia per amore. Con lei c’è la dottoressa Annalisa Valsasina, psicoterapeuta e direttrice scientifica di Fondazione Libellula, il primo network di aziende unite contro la violenza sulle donne. 

CREDITS

  • I testi sono di Barbara Rachetti 
  • La cura editoriale è di Marta Bonini 
  • Il sound è di Patrizia Missagia


2 - Non ti ama se ti costringe a fare l'amore


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Non ti ama se ti costringe a fare l'amore


Sentirti costretta a fare l’amore, assecondare il tuo compagno anche se non ne hai voglia, e poi sentirti in colpa perché non ti va. Anche questa è una forma di violenza, molto sottile e difficile da capire. Questa puntata è la storia vera di una giovane donna che ha vissuto con i figli piccoli un’escalation di violenza in casa, dal controllo dei soldi all’intimità forzata. Con noi c’è Denise Milani, operatrice del Centro SVS Donna aiuta donna che dal 1997 affianca il Soccorso violenza sessuale e domestica del Policlinico di Milano.

CREDITS

  • I testi sono di Barbara Rachetti 
  • La cura editoriale è di Marta Bonini 
  • Il sound è di Patrizia Missagia

3 - Non ti ama se ti riduce sul lastrico


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Non ti ama se ti riduce sul lastrico

Quando ti fidi di lui, è un attimo lasciare che amministri anche i tuoi soldi, mettendo tutto in comune. Se poi questo lui è tuo padre, vai a occhi chiusi e firmi tranquilla anche le carte che non capisci bene. E che magari sono cambiali. Ecco, capita a molte donne di ritrovarsi intestate delle fideiussioni, addirittura delle società, senza essere consapevoli delle conseguenze. Perché se queste società sono create ad hoc per saldare dei debiti, alla fine ti ritrovi in una spirale che ti porta sempre più in basso: sul lastrico. Com’è successo a Cristina, la protagonista di questa puntata. Cristina (il suo nome è vero) dovrebbe lavorare fino a 97 anni per saldare i debiti che le ha lasciato suo papà, di cui si fidava ciecamente. Il padre, imprenditore, ha usato lei, le sorelle e la moglie per gestire gli affari, finendo per indebitarle a vita, a loro insaputa. Anche questa è una forma di violenza, che puoi evitare in tanti modi, come spiega bene Claudia Segre, presidente e fondatrice di Global Thinking Foundation, fondazione dedicata alla diffusione dell’educazione finanziaria e digitale per la prevenzione della violenza economica.



CREDITS

Chi ti ama non ti fa male è un podcast di Donna Moderna

I testi sono di Barbara Rachetti

La cura editoriale è di Marta Bonini

Il sound design è di Patrizia Missagia

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